L’origine del nome del vino Soave si perde nella leggenda. C’è chi narra derivi dagli scritti di Dante Alighieri durante il suo esilio a Verona, altre fonti lo legano alla tribù nordica degli Svevi che un tempo abitava la zona. Quel che risulta chiaro è che gli antenati di Soave avevano già dedicato la loro preziosa terra vulcanica alla coltivazione della vite.

La zona di produzione del Soave è situata nella parte orientale delle colline della provincia di Verona e comprende i comuni di Soave, Monteforte d’Alpone, San Martino B.A., Lavagno, Mezzane, Caldiero, Colognola ai Colli, Illasi, Cazzano di Tramigna, San Bonifacio, Roncà, Montecchia e S. Giovanni Ilarione.

I terreni vulcanici compongono una grande porzione della produzione collinare dei vini Soave e si trovano nella zona centrale ad est della Lessinia. Questo suolo presenta delle caratteristiche uniche che lo rendono estremamente fertile e ideale per l’agricoltura. In queste colline di terra vulcanica, tufacea, con grandi affioramenti calcarei, si è creata nei secoli una simbiosi ideale di ambiente e varietà di vite che ha dato origine a dei vini di grande pregio.
I vini del Soave sono prodotti principalmente dall’uva Garganega, coltivata sulle colline del comprensorio da almeno un millennio. La Garganega è infatti il vitigno principale della denominazione e nel corso dei secoli ha trovato un habitat ideale nei contorni delle valli dell’Alpone, del Tramigna, d’Illasi e di Mezzane.

La zona di produzione enologica di Cantine Riondo comprende prevalentemente la zona di Colognola ai Colli.
La coltivazione di queste preziose viti si tramanda di generazione in generazione, fino ai giorni nostri, in cui la saggezza dei soci viticoltori si fonde e si arricchisce con le più prestigiose tecniche enologiche, per dare vita al nostro Soave DOC, un vino dal sapore sapido, intenso e minerale, tipico del suolo vulcanico da cui nascono le sue uve.