Sostenibilità
La tensione verso la perfezione che inseguiamo in tutto il processo produttivo si estende anche al rispetto per la natura, fonte della ricchezza di chi coltiva e produce vino.
La sostenibilità economica e ambientale è un bene primario per Cantine Riondo, ogni procedura interna è finalizzata a ottimizzare i risultati evitando sprechi, scegliendo materiali eco-compatibili, recuperando acqua e calore, utilizzando l’energia del sole. Così un grosso impianto di pannelli fotovoltaici integra il nostro fabbisogno energetico, quello di osmosi recupera le acque di lavorazione per un nuovo utilizzo e i principi dell’economia circolare che abbiamo adottato garantiscono il recupero dei supporti plastici delle bobine delle etichette (progetto Rafcycle di UPM) e del sughero di scarto che sarà poi utilizzato in pannelli fonoassorbenti o componenti di arredo (Tappo Etico di Amorim Cork). Siamo inoltre impegnati nella riduzione di rifiuti da imballaggio, nell’adozione di packaging sempre più ecologici e di bottiglie più leggere che garantiscano al tempo stesso la perfetta conservazione del vino.
73%
La sostenibilità permette di affrontare e ridurre una serie di rischi: ambientali (scarsità delle risorse), economici (volatilità dei prezzi), politico-legislativi (regolamentazione su temi ambientali, sicurezza ecc.). Grazie a un approccio sostenibile, basato sulla trasparenza, l’azienda può migliorare i rapporti con tutti gli stakeholder lungo la filiera, inclusi i consumatori. La sostenibilità promuove l’innovazione, offrendo soluzioni in grado di rispondere ai bisogni in maniera più soddisfacente utilizzando una quantità minore di risorse, con conseguente miglioramento dell’efficienza dei processi, riduzione dei costi e, ovviamente, degli impatti ambientali.
"La sostenibilità sembra agire positivamente sulle performance aziendali; le migliori performance non sembrano associarsi a singoli indicatori di sostenibilità, semmai più all’insieme delle azioni intraprese che si rafforzano vicendevolmente"
— Ca’ Foscari Sostenibile - Relazione di Francesca Ghirardi
Alcuni dati
Il Primo Rapporto sulla Sostenibilità del Vino redato da “Forum per la Sostenibilità del Vino” si è costituito nel Febbraio del 2013, obiettivo di questo consesso era disegnare il quadro di un movimento in corso per la sostenibilità del vino che coinvolgesse tutta la filiera, al fine di permetterne una più decisa affermazione dei principi. Ne è scaturito un manifesto che ha perseguito fin da subito una visione ampia del concetto di sviluppo sostenibile quale integrazione armoniosa di istanze sociali, economiche ed ambientali anche se l’assemblea costituente si soffermava nella sua prima fase di lavoro su tematiche ambientali, rappresentando queste ultime l’ambito in maggiore fermento e forse più bisognoso di attenzioni.
Oggetto di Analisi dei Programmi Fig. 3 (percentuale espressa per oggetto di analisi trattato sul totale dei programmi analizzati). Seppur con definizioni disomogenee, risulta possibile distinguere l’approccio dei vari programmi come riferibile all’Azienda (il processo produttivo dell’intera organizzazione) oppure al Prodotto (l’estrapolazione degli effetti-impatti riferibili ad uno specifico prodotto dell’organizzazione-processo). I due approcci sono prevalentemente alternativi ma si stanno manifestando iniziative che propongono valutazioni integrate tra loro (vedi anche quanto già descritto nel sub.1 circa l’approccio della Commissione UE nell’ambito del progetto OEF – PEF) e l’osservazione dei programmi lo rimarca se si considerano i 4 casi di approccio multiplo azienda-prodotto.
L’osservazione dei programmi dimostra altrettanto chiaramente come siano stati definiti ambiti di analisi che privilegiano confini ampi e strutturati in base ad un approccio omogeneo alle peculiarità del processo, suddiviso tra Vigneto, Cantina ed Amministrazione/Commercializzazione. L’80% dei programmi risulta scegliere almeno due aree di esame mentre il 40% coprirebbe l’intero processo.
Azienda/Prodotto
Prodotto
Azienda